Cessione del quinto dello stipendio
L'espressione cessione del quinto di stipendio deriva dal fatto che l'importo massimo della rata di rimborso del prestito non può superare il valore di 1/5 (cioè il 20%) dello stipendio mensile netto continuativo, inoltre la durata massima consentita è di 120 mesi e la minima abitualmente non è inferiore ai 24 mesi. Il termine massimo della durata non può eccedere comunque il termine del rapporto di lavoro e il pensionamento, tranne che per i dipendenti pubblici, i quali possono decidere se estinguere il debito o traslarlo sulla pensione.
Questa tipologia di prestito è destinata a tutte le categorie di lavoratori dipendenti, sia dello Stato e del comparto para-statale (come specificamente previsto dal testo originale del provvedimento legislativo) che delle aziende private (come definitivamente sancito dagli aggiornamenti previsti dalla legge 80/2005). Nella stessa legge 80/2005 è stata estesa la possibilità di cedere parte della propria retribuzione anche ai pensionati di tutti gli enti previdenziali.
La richiesta di cessione del quinto dello stipendio, qualificata come operazione di credito a consumo può essere effettuata sia dalle banche che dalle società finanziarie, direttamente oppure attraverso l'attività di agenti finanziari o mediatori creditizi.
La differenza della cessione del quinto rispetto a tutte le altre forme di credito è nella riscossione della rata mensile. Chi ha anticipato la somma si fa rimborsare direttamente dal datore di lavoro del debitore, che a sua volta incassa uno stipendio depurato della rata versata.
Come da direttive di Banca d'Italia, diffidate di informazioni numerose, minute e non standardizzate sul prestito che rischiano di risultare difficili da comprendere e da confrontare con altre offerte. E occhio a interessi e commissioni che dovrebbero riflettere la contenuta esposizione al rischio di credito da parte degli intermediari quando il prestito è tutelato dalla cessione di una porzione di stipendio. Ben vengano, invece, gli schemi tariffari che incorporano il tasso annuo nominale (Tan) e tutti gli oneri connessi con il finanziamento. E' buona prassi indicare gli importi da restituire in caso di estinzione anticipata.
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