
I prestiti personali possono rappresentare per molte persone un'opportunità di acquisto di servizi o beni che normalmente non potremmo permetterci, ma molte volte, se non si sceglie con cura la finanziaria a cui affidarsi, possono essere una trappola per il consumatore.
Secondo le leggi italiane il tasso massimo di interesse applicabile ad una forma di prestito al consumo è il 19,99%.
Di certo questa soglia rappresenta un buon modo per bloccare quelle finanziarie che effettuavano delle vere e proprie attività di strozzinaggio nei confronti dei poveri e malcapitati clienti, ma è pur anche vero che il 19,99% è un tasso di interesse a dir poco vertiginoso.
Le finanziarie approfittano del fatto che solitamente l'importo richiesto per prestiti al consumo si aggirano in media a poche migliaia di euro, e dunque l'ignaro cliente non si rende conto del tasso applicato, visto l'esiguo ammontare mensile della rata del prestito.
Provate però a moltiplicare l'importo della singola rata del prestito con il numero di rate necessarie all'estinzione dello stesso: avrete una brutta sorpresa!
Molte volte a conti fatti le finanziarie si vedono restituire più di 4 o 5 volte l'importo richiesto dal cliente!
Dunque occhio al TAN e al TAEG, che per un buon prestito al consumo non dovrebbe mai superare il 10%.