
Il clima di profonda incertezza a livello economico, ha messo in allerta anche gli azionisti di Agos Ducato, primo gruppo italiano nel credito al consumo. Come è noto, scrive MF, la joint venture nata a fine 2009 dalla fusione tra Agos e Ducato è controllata al 61% dal Credit Agricole, mentre la quota restante è in mano al Banco Popolare. Nel corso del primo trimestre l'autorita' di vigilanza ha chiesto all'azionista di maggioranza di procedere a un accantonamento straordinario di 280 milioni per far fronte ai rischi connessi al portafoglio crediti. Durante il trimestre si e' infatti registrato un forte deterioramento del quadro economico che ha impattato sulla qualita' del credito di Agos. In particolare l'obiettivo dell'autorita' di vigilanza e' orientare in termini particolarmente prudenti le metodologie da applicare nelle previsioni di recupero dei crediti erogati. Eccessivo rigore o risposta a problematiche concrete? Per il momento non e' dato saperlo anche perche' i risultati economici di Agos Ducato non sono noti. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, gli interventi richiesti dall'autorita' di vigilanza avrebbero fatto slittare di diverse settimane l'approvazione del bilancio 2011 e con ogni probabilita' il documento non sara' disponibile prima di giugno. Nel frattempo fonti interne al gruppo fanno sapere che il top management guidato dall'amministratore delegato e direttore generale Mirco Perelli sarebbe gia' al lavoro per fronteggiare le difficolta'.